THIS WILL FIX YOU
Lucia Cristiani
a cura di Gloria Paolini
28 settembre - 30 ottobre 2016
inaugurazione mercoledì 28 settembre 2016 ore 18.30
t-space presenta THIS WILL FIX YOU, mostra personale di Lucia Cristiani a cura di Gloria Paolini negli spazi espositivi di via Bolama 2.
In mostra opere inedite nate dall’osservazione e dall’esperienza diretta di luoghi, ambienti e contesti che l’artista ha attraversato e vive ancora oggi. Un viaggio nella storia e nella contemporaneità, da Milano a Sarajevo, attraverso oggetti simbolo della tendenza normcore e luoghi appartenenti alla storia e al nostro presente.
La mostra rivoluziona le stanze di t-space che, da studio fotografico, si trasforma in un percorso virtuale all’interno di due realtà lontane che dialogano grazie alla messa in gioco, da parte dell’artista, delle loro radicali differenze e vicinanze.
Nell’opera di Lucia Cristiani rimane centrale l’idea di paesaggio inteso come politico, storico e personale, i cui segni e contraddizioni parlano di ciò che ci appartiene, parlano di noi stessi e ci consentono di cogliere quelle che sono le zavorre e le potenzialità collettive.
THIS WILL FIX YOU indaga le possibilità differenti di lettura della realtà, ricercate dall’artista negli ultimi sette anni di viaggi nei Balcani.
Passerò Domani è un video girato a Bijela Tabija, fortezza del ‘500 che domina dall’alto Sarajevo. In attuale stato di abbandono e utilizzato tradizionalmente come luogo per le dichiarazioni d’amore, diviene il palcoscenico di Suvad, ballerino di strada della città che ha inventato un suo stile di danza e che instancabilmente balla per le strade di Sarajevo, dichiarando di farlo per ricercare la sua anima gemella. Sullo sfondo delle rovine di Bijela Tabija si muove fondendo la sua storia con le infinite scritte sui muri che parlano di amori passati e delle vicende della città degli ultimi cinquant’anni.
Normcore Medjugorje, The Grace of Maybe, Be Infinite sono tre sculture in dialogo tra loro all’interno di un ambiente ricreato per ospitarle. Le opere riprendono oggetti simbolo della tendenza normcore e raccontano una cultura non solo di design ma di un vero e proprio stile di vita. Un’attitudine ad affrontare la vita fondata sulla basicità e il misunderstanding come possibilità di connessione con gli altri individui su un piano di totale neutralità, poiché l’obbiettivo non è quello della ricerca di una singolarità nel tutto, ma l’appartenenza a un gruppo.
Testo in catalogo a cura di Gloria Paolini.
Lucia Cristiani nasce a Milano nel 1991. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e lavora fra Milano e Sarajevo. Tra le mostre personali: Rosa Decisivo, a Placentia Arte, Piacenza (2015); The Shark’s Line, Iridescent in Void Project, Milano (2015). Del 2016 le collettive No Place 3, Galleria Premio Suzzara, a cura di Umberto Cavenago, Suzzara; Screen Garage, video art screening, Sempione Green Garage, Milano; Potete respirare tanto il mondo continuerà a girare, ultima edizione Studi Festival, a cura di Undo.net, Milano; FOIL, 6PMEU Your Local Time, a cura di Fabio Paris, Domenico Quaranta; Link Art Center, Milano. Sempre nel 2015 partecipa ad Academy Awards, Viafarini, Milano e a Videozero17, a cura di Francesco Ballo, presso Fondazione Rivoli2, Milano Film Festival; nello stesso anno la prima edizione di Studi Festival, 7UP, a cura di Undo.net, Milano e la mostra Vetrina presso Spazio Soap, Milano. Ha partecipato al talk Raccontodi20, a cura di Concetta Modica and Sophie Usunier, Studio Moreno Ferrari, Milano. Tra le pubblicazioni è stata selezionata dal magazine MAKE8ELLIEVE, #8 ROTTEN, a cura di Michelle Marie Murphy e Baptiste Lefebvre (2015).