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t-space X MAO

MONOGATARI

di Massimo Grimaldi 

 

08.03–07.05.2023

MAO Museo d’Arte Orientale

Nell’ambito del progetto t-space X MAO

Courtesy dell’artista, ZERO… Milano (IT), Snaporazverein, Samaden (CH)

Via San Domenico, 11, 10122 Torino TO

 

Il quarto appuntamento del ciclo t-space X MAO è dedicato all’artista Massimo Grimaldi (Taranto, 1974) e alla sua videoinstallazione MONOGATARI, che consiste nella proiezione su due schermi appaiati - uno a sviluppo orizzontale e l’altro verticale - del reportage fotografico che l’artista ha realizzato in Giappone tra il 2017 e il 2018. L’opera è stata realizzata grazie al premio On Demand by Snaporazverein, che ha permesso all’artista di poter risiedere per alcuni mesi a Tokyo, Kyoto e Osaka, permettendogli quindi di approfondire la conoscenza di una cultura che, nel suo rigore formale e nelle sue strutture simboliche, egli sente come elettivamente affine.

Contrariamente a quanto il titolo lascerebbe supporre, la videoinstallazione MONOGATARI (in giapponese 物語, letteralmente ‘racconto’) non vuole narrare una storia; intende invece visualizzare quell’intimo legame estatico che si produce con un luogo e con le persone che lo abitano, quando è finalmente superata la presunzione di averlo già compreso e di saperlo descrivere. Non può mai davvero essere raccontato il fascino di un paesaggio che appare nuovo e esotico; è sempre quest’ultimo a raccontare la fascinazione di chi lo guarda, a scrivere la bozza già nostalgica della sua biografia. 

Similmente a quanto realizzato in passato con i reportage fotografici sugli ospedali della ONG EMERGENCY, che prima ancora di descrivere la loro attività erano soprattutto degli autoritratti del modo con cui l’artista si relazionava a essi, alle loro persone, ai loro paesaggi, anche MONOGATARI è da considerarsi come una “costruzione affettiva”. 

Durante l’inaugurazione la videoinstallazione si arricchisce della contestuale presenza nello spazio espositivo, come anomala performer, dell’artista di ikebana Nami Kodama, che antepone la propria silhouette alle immagini proiettate, rifrangerendone e stratificandone ulteriormente la percezione.

t-space X MAO

Foglio di sala

ENGLISH VERSION

IG: @massimogrimaldi

 

 

Massimo Grimaldi (Taranto, 1974) è un artista italiano che vive e lavora a Milano. La sua pratica indaga la natura di ciò che convenzionalmente chiamiamo “arte”, il modo con cui essa viene percepita, valutata e capita. La sua ricerca è una continua interrogazione sui criteri della produzione e della circolazione delle immagini, sul potere e i limiti della speculazione estetica, sulla possibilità di una sua ridefinizione etica. Tra le sue mostre personali: Castello di Rivoli, Torino (2009); Museo di Villa Croce, Genova (2012); Team Gallery, New York (2011/2013); West, The Hague (2014); ZERO..., Milano (2006/2010/2013/2017/2019/2022). Le sue opere sono state presentate anche in numerose mostre collettive, fra cui Italics a Palazzo Grassi, Venezia e MCA, Chicago (2008-2009) e la 50ma Biennale di Venezia (2003). Nel 2009 Grimaldi ha vinto il concorso internazionale MAXXI 2per100, utilizzando il premio per la costruzione del Centro Pediatrico di EMERGENCY a Port Sudan

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